la mia maratona dles dolomites con soli 2200km da gennaio sulle gambe.2012, carlotta ha 6 anni e siamo in attesa della seconda bimba che nascerà a febbraio 2013, evento che porta con se gioia e preoccupazioni nel riuscire ad incastrare lavoro ed impegni familiari mi porta a prendere una decisione sfidante per il 2013, partecipare alle tre principali granfondo del panorama italiano : novecolli, maratona delle dolomiti, granfondoroma, con tutto quello che comporta a livello di allenamento e sottrazione del sempre poco tempo per la famiglia.l’iscrizione alla granfondoroma fila liscia, mi scrive l’organizzazione il giorno dopo aver partecipato alla prima edizione dicendomu che sono un predestinato e se voglio posso iscrivermi ad un prezzo agevolato, acccordo loro fiducia e mi iscrivo in due minuti.day-one iscrizione novecolli, il sito crasha dopo pochi secondi, non resiste alle migliaia richieste di accesso, il pc acceso sul bdc forum conferma che siamo tutti nella stessa situazione, l’unico scenario è attendere un segnale sulla pagina facebook della novecolli.arriva dopo qualche ora e rimandano il day-one nei giorni seguenti.dèjàvu, rieccomi attaccato al pc con qualche minuto di anticipo, F5, F5, sono dentro, iscrizione, pagamento, conferma, in 30 secondi concludo, wow 4 ore dopo chiudono per raggiungimento numero massimo di iscritti, 12.000, 600.000euro in 4h mi viene subito da pensare !manca la maratona dles dolomites, non posso tentare il sorteggio, quasi 33.000 richieste per 9000 partenti, decido per la strada più sicura, pacchetto hotel, non banale, i pacchetti sono tutti esauriti, non mi resta che seguirli su twitter ed attendere il momento della rimessa in vendita di pacchetti non confermati.avviene alle ore 14:00 di un giorno in cui sono a prendere mia figlia che esce da scuola, alle 14:00 !tramite due smartphone riesco a confermare un pacchetto, compilare il form, dichiarando la mia prossima figlia come nata ormai da due anni altrimenti il procedimento della prenotazione non va avanti e vedere nel frattempo con tripadvisor in quale albergo sono capitato !wow, iscrizioni terminate, non rimane che pedalare da gennaio !inverno lungo, e quindi rulli, rulli, rulli.arriva la tanto attesa novecolli, pacco gara ritirato con largo anticipo arrivo a cesenatico il giorno prima con tutta la famiglia al seguito, albergo, bici in camera, sveglia alle 4:00, colazione con pasta in bianco, in griglia, si parte !ho migliorato il mio tempo sul corto dell’anno precedente, sono soddisfatto, bella festa tutti a casa, caspita è già un ricordo è durata troppo poco, ma davvero è già terminata la novecolli ?prossimo obj 30/6 la maratona delle dolomiti, non posso fare il corto, il sellaronda l’ho già in solitaria, lo conosco, devo provare a concludere un più dignitoso e sfidante percorso medio, 106km e 3090mt di dislivello!ci arrivo con 8kg in meno e 2000km sulle gambe, sudati fino all’ultimo, non ho tempo per andare a passeggio,sono tesserato col bdcforum, le mie uscite sono sempre in solitaria, fatte di sudore, recuperi, ripetute in salita, cambi di ritmo, l’allenamento dura fino alla porta del garage!
si parte 3 giorni prima del pacchetto settimanale, per giusta osservazione della mia saggia moglie che mi su(o)pporta, l’acclimatamento ai 1600mt di arabba non è cosa da poco.si arriva carichi a picco, con box portatutto e bici sul tetto, in quattro con vestiario invernale al seguito. saranno le giacche a vento, ma il giorno dopo il nostro arrivo nevica !facciamo un giro da arabba a corvara in auto e subito ci accorgiamo che siamo capitati nella settimana del ciclista, bici ovunque, sui passi con l’auto si procede a fatica, i paesini sono invasi di gente magra che gira a gruppetti come fossero militari in licenza, negozi di bici presi d’assalto per scaldamani e vestiario tecnico.dopo mesi di indecisione trovo il mio giacchetto di goretex, pronto per essere provato in un negozio affollato come un negozio di dolciumi il giorno prima di pasquapreso! adesso il meteo può fare quello che vuole, il giorno dopo lo provo sul pordoi, neve ai bordi, freddo fa freddo , testo l’abbigliamento che indosserò la domenica della gara.mia prima maratona, non ho riferimenti, alla novecolli sono arrivato 1min dopo il tempo di linus di radiodeejay, cerco il suo tempo alla sua prima partecipazione alla maratona registra un 6:12h, deduco che in 6:30 dovrei riuscire a concluderladomenica, sveglia alle 4:00, gambali, puntali in neoprene scarpe, maglia maniche lunghe, giacchetto goretex e si è a colazione, pasta in bianco, la sala è piena di ciclisti, mi faccio 4 paninetti al prosciutto cotto da tenere nelle tasche posteriori, la mia intolleranza a zuccheri e dolcificanti mi tiene lontano dalle barrette. torno a prendere la bici in camera e sono fuori in attesa che arrivi la navetta che ci porti da arabba a corvara.freddo parecchio, arriva un pullman da 50 posti e due furgoni con rimorchio per stipare le biciclette divise una dall’altra con coperte, supervisiono il carico della mia, faccio spostare un pedale che premeva sul telaio, fotografo la targa del furgone e mi accomodo sul pullman, ecco è il punto di non ritorno, alzatacce all’alba per pedalare, sacrifici ciclistici, ci siamo ci scaricano a corvara, controllo la bici, in sella, 4 km di discesa per raggiungere la villa, un freddo gatto, non vedo l’ora che inizi la salita per scaldarmi.sono in griglia, parecchia gente stipata, elicotteri che ci svolazzano sopra la testa per le riprese, speaker, musica, ti fanno sentire parte di un evento.ore 6:00 sparo inizio gara, passo sotto al via alle 6:15, come alla novecolli, però questa volta deve durare di più, me la voglio gustare.il passo lo decidono quelli avanti a me, c’è troppa gente non si sorpassa, per andare dove poi, la corsa è lunga 106km non è un passo da fare a palla, la gestione delle forze giocherà un ruolo determinate.primo passo, il campolongo, metto il rapporto più agile che ho un bel 34x29 che mi aiuta a mantenere l’equilibrio sui primi tornanti, si procede davvero piano, alcuni non riescono a pedalare, si sganciano i pedali, io procedo, anzi tiro fuori l’iphone e sparo qualche foto.discesa per arabba, benedico il passamontagna ed i guanti lunghi.salita al pordoi, il passo migliora ed io procedo piano e senza fatica, mi viene da fischiare mi stò godendo il panorama, scatto foto e sorpasso qualcuno senza strafare.si arriva sulla vetta, 2200mt molti si fermano per mettersi la giacca antivento, io benedico il mio goretex.inizia la discesa, il sole da quel versante non c’è ancora, si scende veloci, asfalto un biliardo, due volontari segnalano qualcosa sulla strada, rallento molto, c’è un rigagnolo d’acqua che attraversa la carreggiata, vabbè bici dritta e si passa penso, si passa ma i piedi vengono schizzati dalle ruote, acqua gelida scarpe bagnate !si sale al sella, me la godo, salgo controllando i battiti e guardandomi attorno.vetta, solito traffico per mantelline e vestizione varia, io vado giù, il traffico è chiuso, tranquillità totale, si scende con punte ai 70 km/h, una pinzata ai freni perchè tanto il tempo lo fai in salita, ho tempo di rispondere al telefono tramite auricolare, mi chiedonoo come stia andando, mi rammarico che fra 3h sarà tutto finito, ma me la stò gustando metro per metro un po come i miei allenamenti.si arriva al passo gardena, c’è un bel ristoro, mi fermo, carico la borraccia con acqua, mi sparo un panino e riparto, rieccoci a corvara, sono fresco, passo sotto al controllo in piedi sui pedali, pronto per il passo campolongo, questa volta non c’è traffico, miglioro il tempo della ascesa, mi aspetta la famiglia al passaggio ad arabba, mi fermo faccio una foto con mia figlia e riparto vs gli unici 9km di pianura, cassani nel descriverli diceva che in quel tratto uno può recuperare o decidere di andare forte, io decido di andare forte, mi accodo in scia ad un gruppetto capitanato da santilli, il presidente della granfondoroma, la pianura termina subito, inizia la scalata al falzarego, scambio due parole sulla granfondoroma col suo presidente, mi dice che sarà molto migliorata, pasta party, parcheggio bici, ottimo penso.mi femo e mi alleggerisco, tolgo i guanti lunghi ed il passamontagna, il mio passo sul falzarego non è brillante.dopo 12km di salita mi fermo al ristoro, inizia la discesa, curvoni velocissimi, fotografi raso terra che ti immortalano, la discesa è il mio terreno, i nuovi pattini freni swiss stop fanno il loro sporco lavoro, i km passano veloci, ci siamo, arriviamo alla villa, pochi km ci separano dall’arrivo.chiamo la famiglia, sono riusciti a parcheggiare, il traffico auto è stato da poco aperto, sono all’arrivo, quasi mi commuovo, penso sarà la stanchezza, allora mi alzo sui pedali per testare se ne ho ancora, non sono stanco, certo non potrei ripartire da capo, ma sui pedali ho buone sensazioni, allora non è la stanchezza, è gioia, gioia di esserci, di essere riuscito a goderla, di far parte dell’evento, con i miei appena 2000km sulle gambe, ho portato a casa un 6:08h, per me un ottimo risultato, facilmente migliorabile dimezzando i ristori !sono ancora sui pedali, saluto la famiglia, passo sotto l’orologio del traguardo, la hostess mi mette la medaglia al collo e mi dice, complimenti, le casse suonano get lucky dei daft punk, mi ricongiungo ai miei e ci spariamo il pastaparty, Penelope ha 5 mesi, non sà ancora in che pazza famiglia è capitata!granfondoroma, arriviamo !
si parte 3 giorni prima del pacchetto settimanale, per giusta osservazione della mia saggia moglie che mi su(o)pporta, l’acclimatamento ai 1600mt di arabba non è cosa da poco.si arriva carichi a picco, con box portatutto e bici sul tetto, in quattro con vestiario invernale al seguito. saranno le giacche a vento, ma il giorno dopo il nostro arrivo nevica !facciamo un giro da arabba a corvara in auto e subito ci accorgiamo che siamo capitati nella settimana del ciclista, bici ovunque, sui passi con l’auto si procede a fatica, i paesini sono invasi di gente magra che gira a gruppetti come fossero militari in licenza, negozi di bici presi d’assalto per scaldamani e vestiario tecnico.dopo mesi di indecisione trovo il mio giacchetto di goretex, pronto per essere provato in un negozio affollato come un negozio di dolciumi il giorno prima di pasquapreso! adesso il meteo può fare quello che vuole, il giorno dopo lo provo sul pordoi, neve ai bordi, freddo fa freddo , testo l’abbigliamento che indosserò la domenica della gara.mia prima maratona, non ho riferimenti, alla novecolli sono arrivato 1min dopo il tempo di linus di radiodeejay, cerco il suo tempo alla sua prima partecipazione alla maratona registra un 6:12h, deduco che in 6:30 dovrei riuscire a concluderladomenica, sveglia alle 4:00, gambali, puntali in neoprene scarpe, maglia maniche lunghe, giacchetto goretex e si è a colazione, pasta in bianco, la sala è piena di ciclisti, mi faccio 4 paninetti al prosciutto cotto da tenere nelle tasche posteriori, la mia intolleranza a zuccheri e dolcificanti mi tiene lontano dalle barrette. torno a prendere la bici in camera e sono fuori in attesa che arrivi la navetta che ci porti da arabba a corvara.freddo parecchio, arriva un pullman da 50 posti e due furgoni con rimorchio per stipare le biciclette divise una dall’altra con coperte, supervisiono il carico della mia, faccio spostare un pedale che premeva sul telaio, fotografo la targa del furgone e mi accomodo sul pullman, ecco è il punto di non ritorno, alzatacce all’alba per pedalare, sacrifici ciclistici, ci siamo ci scaricano a corvara, controllo la bici, in sella, 4 km di discesa per raggiungere la villa, un freddo gatto, non vedo l’ora che inizi la salita per scaldarmi.sono in griglia, parecchia gente stipata, elicotteri che ci svolazzano sopra la testa per le riprese, speaker, musica, ti fanno sentire parte di un evento.ore 6:00 sparo inizio gara, passo sotto al via alle 6:15, come alla novecolli, però questa volta deve durare di più, me la voglio gustare.il passo lo decidono quelli avanti a me, c’è troppa gente non si sorpassa, per andare dove poi, la corsa è lunga 106km non è un passo da fare a palla, la gestione delle forze giocherà un ruolo determinate.primo passo, il campolongo, metto il rapporto più agile che ho un bel 34x29 che mi aiuta a mantenere l’equilibrio sui primi tornanti, si procede davvero piano, alcuni non riescono a pedalare, si sganciano i pedali, io procedo, anzi tiro fuori l’iphone e sparo qualche foto.discesa per arabba, benedico il passamontagna ed i guanti lunghi.salita al pordoi, il passo migliora ed io procedo piano e senza fatica, mi viene da fischiare mi stò godendo il panorama, scatto foto e sorpasso qualcuno senza strafare.si arriva sulla vetta, 2200mt molti si fermano per mettersi la giacca antivento, io benedico il mio goretex.inizia la discesa, il sole da quel versante non c’è ancora, si scende veloci, asfalto un biliardo, due volontari segnalano qualcosa sulla strada, rallento molto, c’è un rigagnolo d’acqua che attraversa la carreggiata, vabbè bici dritta e si passa penso, si passa ma i piedi vengono schizzati dalle ruote, acqua gelida scarpe bagnate !si sale al sella, me la godo, salgo controllando i battiti e guardandomi attorno.vetta, solito traffico per mantelline e vestizione varia, io vado giù, il traffico è chiuso, tranquillità totale, si scende con punte ai 70 km/h, una pinzata ai freni perchè tanto il tempo lo fai in salita, ho tempo di rispondere al telefono tramite auricolare, mi chiedonoo come stia andando, mi rammarico che fra 3h sarà tutto finito, ma me la stò gustando metro per metro un po come i miei allenamenti.si arriva al passo gardena, c’è un bel ristoro, mi fermo, carico la borraccia con acqua, mi sparo un panino e riparto, rieccoci a corvara, sono fresco, passo sotto al controllo in piedi sui pedali, pronto per il passo campolongo, questa volta non c’è traffico, miglioro il tempo della ascesa, mi aspetta la famiglia al passaggio ad arabba, mi fermo faccio una foto con mia figlia e riparto vs gli unici 9km di pianura, cassani nel descriverli diceva che in quel tratto uno può recuperare o decidere di andare forte, io decido di andare forte, mi accodo in scia ad un gruppetto capitanato da santilli, il presidente della granfondoroma, la pianura termina subito, inizia la scalata al falzarego, scambio due parole sulla granfondoroma col suo presidente, mi dice che sarà molto migliorata, pasta party, parcheggio bici, ottimo penso.mi femo e mi alleggerisco, tolgo i guanti lunghi ed il passamontagna, il mio passo sul falzarego non è brillante.dopo 12km di salita mi fermo al ristoro, inizia la discesa, curvoni velocissimi, fotografi raso terra che ti immortalano, la discesa è il mio terreno, i nuovi pattini freni swiss stop fanno il loro sporco lavoro, i km passano veloci, ci siamo, arriviamo alla villa, pochi km ci separano dall’arrivo.chiamo la famiglia, sono riusciti a parcheggiare, il traffico auto è stato da poco aperto, sono all’arrivo, quasi mi commuovo, penso sarà la stanchezza, allora mi alzo sui pedali per testare se ne ho ancora, non sono stanco, certo non potrei ripartire da capo, ma sui pedali ho buone sensazioni, allora non è la stanchezza, è gioia, gioia di esserci, di essere riuscito a goderla, di far parte dell’evento, con i miei appena 2000km sulle gambe, ho portato a casa un 6:08h, per me un ottimo risultato, facilmente migliorabile dimezzando i ristori !sono ancora sui pedali, saluto la famiglia, passo sotto l’orologio del traguardo, la hostess mi mette la medaglia al collo e mi dice, complimenti, le casse suonano get lucky dei daft punk, mi ricongiungo ai miei e ci spariamo il pastaparty, Penelope ha 5 mesi, non sà ancora in che pazza famiglia è capitata!granfondoroma, arriviamo !
entusiasmante leggerti come lo è stato per te viverla....e ti dirò, il tuo lessico sta andando quasi come le tue gambe!!!
RispondiEliminaentusiasmante leggerti come lo è stato per te viverla....e ti dirò, il tuo lessico sta andando quasi come le tue gambe!!!
RispondiEliminaabbiamo margini di miglioramento
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